Onorevoli Deputati! - Tra le ragioni che vertono a favore del rinnovo della concessione di un contributo per il funzionamento della Delegazione generale palestinese in Italia, vi è l'adesione manifestata al Presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP), da cui direttamente dipendono le delegazioni palestinesi all'estero, in vista del processo di pace con Israele. La comunità internazionale conviene sulla necessità di sostenere il Presidente Abu Mazen e di rafforzare l'apparato statale.
      Dal 1996 l'Italia finanzia il funzionamento della Delegazione generale palestinese (legge 23 ottobre 1996, n. 558; articolo 3 della legge 26 maggio 2000, n. 147), da ultimo con legge 18 giugno 2003, n. 145, con la quale si elevò per il triennio 2002-2004 l'entità della somma da 500 milioni di lire a 309.875 euro annui (600 milioni di lire).
      Con il disegno di legge proposto si ravvisa l'opportunità di rinnovare, per il triennio 2007-2009, il contributo alla Delegazione generale palestinese in Italia. Dal punto di vista amministrativo-contabile, si propone di continuare a finanziare la Delegazione generale palestinese a Roma avvalendosi dei fondi disponibili nell'accantonamento della «Tabella A» della legge finanziaria relativo al Ministero degli affari esteri. Si intende difatti evitare di presentare, in alternativa, una legge ad hoc a valere sulle altre Tabelle, poiché questa rappresenterebbe una spesa aggiuntiva per il bilancio dello Stato.
      Il contributo viene mantenuto inalterato rispetto al triennio 2002-2004 ed è pari a 309.875 euro l'anno. Esso è necessario

 

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al mantenimento con decoro di una sede di rappresentanza dell'ANP in Italia che, altrimenti, non avrebbe mezzi sufficienti al suo funzionamento, non potendo l'ANP provvedere con le sue sole finanze al funzionamento degli uffici all'estero.
      È opportuno continuare a ospitare in Italia il Delegato generale palestinese, in particolare nell'attuale delicata fase del conflitto in Medio Oriente e della crisi economica che attanaglia l'ANP. Il finanziamento in oggetto si pone nel solco della politica italiana di sostegno ai territori palestinesi. L'Italia ha d'altronde sempre sostenuto l'ANP nel suo processo di riforme interne ed è già molto attiva nel fornire assistenza umanitaria alle popolazioni palestinesi.
      Il testo proposto consta di tre articoli: mentre l'articolo 3 concerne l'entrata in vigore della legge, l'articolo 1 e l'articolo 2 riguardano, rispettivamente, la concessione del contributo e la clausola di copertura finanziaria.
      In particolare, con il presente disegno di legge viene concesso un contributo finanziario alla Delegazione generale palestinese in Italia per le spese di funzionamento della relativa sede. Essa pertanto comporta il seguente onere per il bilancio dello Stato:

Contributo finanziario forfetario:

          anno 2007: 309.874,13;

          anno 2008: 309.874,13;

          anno 2009: 309.874,13.

      Tale contributo finanziario, avente carattere forfetario e non soggetto a rendicontazione, è definito in cifra tonda pari a euro 309.875 annui per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 e viene erogato a favore della Delegazione generale palestinese in Italia per finanziare le spese di funzionamento della relativa sede.